Prot.
n. (COM/08/264134)
_____________________________________________________________
Visti:
-
l'art.16,
comma 1, della legge 7 agosto 1997, n. 266 che prevede l'istituzione di un fondo
nazionale per il cofinanziamento di interventi regionali nel settore del
commercio e del turismo, affidando al CIPE la definizione dei progetti
strategici da realizzare nonché i criteri e le modalità per la gestione del
cofinanziamento nazionale;
-
la
deliberazione CIPE del 5 agosto 1998, n. 100 pubblicata nella G.U. n. 269 del 17
novembre 1998, recante "Direttive
per il cofinanziamento di interventi regionali nel settore del commercio e del
turismo di cui all'art. 16, comma 1, della Legge 7 agosto 1997, n. 266" e
successive modificazioni ed integrazioni;
-
l'art.
1, comma 876 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) che
ha integrato il suddetto fondo di 30 milioni di euro per l'anno 2007 e di 40
milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009, demandando al CIPE la definizione delle
modalità per la semplificazione dei criteri di riparto e di gestione del
cofinanziamento nazionale dei progetti strategici;
-
la
deliberazione CIPE 23 novembre 2007, n. 125 pubblicata nella G.U. n. 76 del 31
marzo 2008, recante "Direttive per la semplificazione dei criteri di riparto e
di gestione del cofinanziamento nazionale dei progetti strategici di cui
all'art. 16, comma 1, della legge 7 agosto 1997, n. 266" con la quale sono state
definite le modalità di gestione e si è rinviato a successivo decreto del
Ministero dello Sviluppo Economico la quantificazione, a livello regionale,
delle predette risorse programmate e la definizione di ulteriori disposizioni
attuative;
Preso
atto che con D.M. 17 aprile 2008, pubblicato nella G.U. n.145 del 23 giugno
2008, sono state definite le ulteriori disposizioni attuative e sono stati
ripartiti i suddetti fondi per il triennio 2007-2009, e che alla Regione Emilia
Romagna risultano assegnate risorse complessive pari ad 6.197.050,00, così
ripartite:
1.590.350,00 per l'annualità 2007;
2.303.350,00 per l'annualità 2008;
2.303.350,00 per l'annualità 2009;
Preso
atto inoltre che sulla base di quanto disposto dalla citata delibera CIPE n.
125/2007, i progetti strategici regionali devono necessariamente prevedere, pena
l'inammissibilità, un cofinanziamento regionale pari almeno al 10% della quota
pubblica complessiva di finanziamento del progetto
strategico;
Considerato
che i progetti strategici regionali devono essere trasmessi al Ministero
competente entro 150 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del
citato D.M. 17 aprile 2008 e che nel caso di specie, la scadenza è il 20
novembre 2008;
Considerato,
inoltre, che ai sensi di quanto stabilito all'art. 2, commi 4 e 5 del succitato
D.M. 17 aprile 2008, il progetto strategico dovrà avere un'articolazione
triennale e dovrà indicare:
a) gli obiettivi generali e specifici
in relazione al contesto territoriale, settoriale, tematico e programmatico
entro il quale verrà realizzato;
b)
la
descrizione degli interventi proposti, con riferimento alla tipologia di azioni,
alla forma degli interventi, ai soggetti beneficiari ed alle modalità di
agevolazione;
c)
il
piano di copertura finanziaria dell'intervento proposto, articolato sulla base
del prospetto allegato al citato D.M. 17 aprile 2008, con l'indicazione della
quota di cofinanziamento regionale, nel rispetto di quanto previsto all'art. 6
del D.M. succitato, ed il riferimento allo strumento normativo che assicura tale
intervento;
d)
i
tempi di attuazione;
e)
i risultati
attesi;
f)
il regime delle
revoche, nel rispetto della normativa comunitaria e
nazionale;
Visto
il PdL approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 10 novembre 2008
recante "Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio
finanziario 2009 e Bilancio pluriennale 2009-2011, che prevede un accantonamento
di 1.779.262,50 al fondo speciale sul capitolo 86500, voce n. 8 "Cofinanziamento L. 266/97 Commercio e
Turismo" - U.P.B. 1.7.2.3.29150;
Ritenuto
di procedere alla definizione del progetto strategico utilizzando l'assegnazione
statale sopra richiamata e disponendo un
cofinanziamento regionale di 1.549.262,50,
pari al 20% della quota pubblica complessiva di finanziamento del
progetto strategico;
Vista
la proposta elaborata dal Servizio regionale competente;
Sentiti
gli Enti locali e le Organizzazioni del commercio, del turismo e dei
servizi;
Richiamate
le proprie deliberazioni:
-
n.
450/2007 recante "Adempimenti conseguenti alle delibere 1057/2006 e 1663/2006.
Modifiche agli indirizzi approvati con delibera 447/2003 e successive modifiche"
e successive modifiche;
- n. 1057 del 24 luglio 2006 e n. 1150 del 31 luglio 2006;
Dato
atto del parere di regolarità amministrativa espresso dal Direttore Generale
alle Attività Produttive, D.ssa Morena Diazzi, sensi dell'art. 37, quarto comma,
della L.R. n.43/01 e della propria deliberazione n. 450/2007 e successive
modifiche;
Su
proposta dell'Assessore al Turismo.Commercio;
A
voti unanimi e palesi
d
e l i b e r a
1.
di approvare il progetto
strategico nel settore del Commercio per il triennio 2009-2011, di cui all'art.
16, comma 1, della Legge 7 agosto 1997, n.
2.
di approvare il piano di
copertura finanziaria del progetto di cui al precedente punto 1, come di seguito
modulato:
prima annualità (2009)
-
quanto ad 1.590.350,00
risorse statali di cui al D.M. 17 aprile 2008;
-
quanto ad 397.587,50 di
cofinanziamento regionale;
seconda annualità (2010)
-
quanto ad 2.303.350,00
risorse statali di cui al D.M. 17 aprile 2008;
-
quanto ad 575.837,50 di
cofinanziamento regionale;
terza annualità (2011)
-
quanto ad 2.303.350,00
risorse statali di cui al D.M. 17 aprile 2008;
-
quanto ad 575.837,50 di
cofinanziamento regionale;
3.
di proporre,
subordinatamente all'entrata in vigore della legge regionale di approvazione del
bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009 e bilancio pluriennale
2009-2011, il cofinanziamento regionale del suddetto progetto per ciascuna delle
tre annualità per un totale complessivo di 1.549.262,50, pari al 20% della
quota pubblica complessiva di finanziamento del progetto strategico, nell'ambito
delle risorse finanziarie previste nell'accantonamento al fondo speciale sul
capitolo 86500, voce n. 8 "Cofinanziamento L.266/97 Commercio e Turismo" -
U.P.B. 1.7.2.3.29150 - del bilancio di previsione per l'anno finanziario
2009;
4.
di trasmettere, ai sensi
dell'art. 2, comma 3 del D.M. 17 aprile 2008, il presente provvedimento al
Ministero dello Sviluppo Economico, per gli opportuni adempimenti;
5.
di pubblicare integralmente
la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna.
-
ALLEGATO A
PROGETTO
STRATEGICO NEL SETTORE DEL COMMERCIO PER IL TRIENNIO 2009-
1.
Contesto di riferimento e obiettivi
generali
Da anni
La diffusione delle nuove
forme distributive - in primo luogo la grande distribuzione, gli shopping
centers, le grandi superfici specializzate, ecc. - ha determinato una
modernizzazione del comparto che va tuttavia armonizzata con la rete
distributiva tradizionale, che fornisce elementi caratteristici dell'ambiente
urbano e fattori di primaria importanza
ai fini di una migliore vivibilità urbana.
I centri storici e le
aree urbane centrali di consolidata presenza commerciale costituiscono componenti qualificanti del sistema
insediativo regionale; obiettivo fondamentale è pertanto il rilancio della loro
funzione aggregativa, sociale e della loro capacità attrattiva attraverso
l'incentivazione di processi di qualificazione volti a migliorare la vivibilità
dei luoghi e l'efficacia dell'attività delle piccole imprese del commercio ,
attraverso specifici programmi di intervento .
Nelle aree periferiche
delle città si rende opportuno perseguire l'obiettivo della qualificazione e del
potenziamento degli assi commerciali e dei nuclei di servizio
esistenti.
Nei centri di minore
consistenza demografica, in particolare della montagna e della pianura,
fondamentale diventa il mantenimento di nuclei integrati, e, ove occorra, la
creazione di esercizi commerciali polifunzionali anche connessi a servizi di
pubblica utilità.
2.
Le strategie del progetto
strategico
Con il presente Progetto
strategico si intende continuare a sperimentare un modello di intervento, già
avviato nei precedenti Programmi, finanziati sia con risorse regionali che
statali, che risponda all'esigenza di attivare processi
complessivi e integrati di sviluppo del settore del
commercio.
Si rende pertanto
necessario:
-
organizzare una
strumentazione ampia, diversificata, accessibile ed efficiente, dalla quale le
imprese e i territori possano attingere secondo mix appropriati alle loro
caratteristiche e necessità;
-
rafforzare e qualificare
le imprese commerciali favorendo l'armonica integrazione tra le diverse
tipologie distributive e puntando alla rivitalizzazione dei centri storici e
minori;
-
promuovere il ruolo dei
Centri di assistenza tecnica di cui allart. 23 del D. Lgs. 114 del 1998,
autorizzati dalla Regione, quali facilitatori per le imprese nella fase di
definizione, realizzazione e gestione dei programmi di intervento e quali
soggetti attuatori di iniziative di gestione coordinata di centri commerciali
naturali.
Per rispondere
all'esigenza di orientare e sostenere interventi che garantiscano una
qualificazione dellofferta distributiva nei luoghi tradizionali del
commercio nonché un'armonica integrazione del commercio
con altri settori (con particolare riferimento alla cultura, all'ambiente, alle
produzioni di qualità) è necessario identificare gli obiettivi e le strategie di
azione in modo tale da orientare i soggetti pubblici e privati verso un metodo
di lavoro improntato alla massima collaborazione e concertazione e basato su una
costante informazione reciproca sugli interventi che abbiano attinenza o
riflessi rispetto alle politiche di riqualificazione.
Al tal fine
occorre:
-
fornire la necessaria
informazione circa l'attività di programmazione degli interventi e l'attuazione
dei medesimi attraverso strumenti
partecipativi e di concertazione che coinvolgano i vari soggetti pubblici e
privati interessati;
-
semplificare le procedure
per l'accesso ai benefici previsti dalle varie forme di incentivazione;
-
rendere più incisivo il
ruolo dei Centri di assistenza tecnica al fine di introdurre processi di
qualificazione e di innovazione, in particolare per quanto attiene la gestione
coordianta dellofferta commerciale insediata in una area identificata.
Alla luce delle
considerazioni sviluppate, per poter attivare processi di rivitalizzazione del
sistema distributivo nei contesti urbani, rurali e montani è necessario
strutturare azioni integrate che
coinvolgano i soggetti pubblici e le imprese al fine di rendere maggiormente
competitiva l'offerta commerciale. Quanto sopra è determinato dalla
consapevolezza che è importante mantenere attiva e vitale la rete distributiva
degli esercizi di vicinato, riconoscendo a questa tipologia, oltre ad un valore
economico e occupazionale in sé, anche un ruolo fondamentale per il mantenimento
di ottimali condizioni di vivibilità nei centri storici e nelle aree scarsamente
popolate .
3.
Obiettivi specifici e
relative azioni di intervento
Al fine del miglior
perseguimento delle strategie individuate, il progetto strategico si articola in
due azioni.
La prima è finalizzata a
promuovere interventi nelle aree più fragili del territori regionale, dal punto
di vista economico e della struttura dell'offerta, che consentano il
mantenimento e il miglioramento di un'offerta articolata per garantire ai
residenti migliori condizioni di
vivibilità.
Gli interventi possono
inoltre promuovere, in territori di particolare significatività storica,
artistica, architettonica ed ambientale, condizioni di attrattività
turistica.
La seconda azione mira al
perseguimento della qualificazione, promozione e innovazione del commercio dei
centri storici e delle aree a forte
vocazione commerciale, attraverso
la realizzazione di progetti multisettoriali, frutto della concertazione fra i
soggetti pubblici e privati, che mirino anche alla gestione coordinata dellarea
oggetto di intervento.
4.
Azione 1 - Valorizzazione
dell'offerta commerciale nei contesti fragili
Tale azione mira al
mantenimento e alla rivitalizzazione del tessuto commerciale nelle zone di cui
all'art. 9, comma 1 della L.R. 14/99.
Nello specifico, con tale
azione si persegue la promozione e lattivazione di livelli di servizio adeguati
a garantire una migliore vivibilità in tali aree, attraverso una
riqualificazione delle attività esistenti, degli spazi fisici dei contesti di
riferimento, lo sviluppo di esercizi polifunzionali.
In considerazione della
particolare situazione di fragilità dei contesti geografici di riferimento si
ritiene che i Centri di assistenza
tecnica possano svolgere un fondamentale ruolo di promotori e facilitatori
per la realizzazione degli interventi.
Lazione ha come
destinatari le imprese del commercio - singole o associate - che realizzano
progetti promossi, sviluppati e coordinati dai Centri di assistenza tecnica e
concertati con le Amministrazioni pubbliche.
Gioca un ruolo
determinante in tale contesto la figura del Centro di assistenza tecnica, quale
soggetto di integrazione e
coordinamento del progetto. Infatti quest'ultimo propone interventi a favore
dell'area in coerenza alla configurazione del contesto locale di riferimento,
svolge un ruolo attivo nel mobilitare e convogliare l'interesse e la
partecipazione delle imprese, collabora eventualmente al reperimento delle
risorse necessarie a sostenere l'attuazione, in addizionalità a quelle
pubbliche, coordina il processo di attuazione del progetto e favorisce il
monitoraggio dell'avanzamento dello stesso, agisce quale referente
amministrativo per conto degli operatori commerciali dell'area di riferimento,
ecc.
4.1 Soggetti
beneficiari
a) Piccole imprese (secondo
le definizioni stabilite dal D.M. 18 aprile 2005) del commercio, anche su aree
pubbliche, e della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, con sede
legale ed operativa nella Regione Emilia Romagna, in forma singola o
associata;
b) i centri di assistenza
tecnica di cui all'art. 23 del D.Lgs. 114/1998.
4.2 Misura dei
contributi
Il contributo in conto
capitale è concesso, nel rispetto del regolamento "de minimis" (CE) n. 1998/2006, nella
misura minima del 20% e massima del 50% delle spese ammesse e comunque fino ad
un massimo di 25.000,00 per le
singole imprese ed 100.000,00 per gli organismi
associativi.
4.3 Attività e relative spese
ammissibili
Sono ammesse spese
relative a:
-
progettazioni e direzione
lavori;
-
opere di riqualificazione
e di ammodernamento dei singoli punti vendita, finalizzati anche al risparmio
energetico;
-
attivazione di esercizi
polifunzionali;
-
azioni di marketing e
promozionali;
-
costi di
integrazione e coordinamento per
l'attuazione del progetto (nella misura massima del
10% delle spese
ammissibili) .
5.
Azione 2 - Progetti di
valorizzazione commerciale di centri storici, aree urbane centrali e zone a
forte vocazione commerciale
L'obiettivo di tale
azione è la riqualificazione e la rivitalizzazione di centri storici, di aree
urbane centrali e di zone a forte vocazione commerciale intese come aree aventi
caratteristiche omogenee per le quali soggetti pubblici e privati propongono
interventi al fine di potenziarne la competitività e l' attrattività.
La ristrettezza delle
risorse finanziarie e l'esigenza di stimolare comunque interventi sinergici tra
pubblico e privato finalizzati a qualificare la rete distributiva in rapporto al territorio dove questa
è localizzata, impone di orientare l'azione su progetti strategici di
riqualificazione che possano costituire esempi emblematici, riproducibili anche
in altre realtà della Regione
Le iniziative previste in
tale azione devono consistere in un progetto promosso da Amministrazioni
comunali ed imprese del commercio opportunamente associate, le cui relazioni ed
impegni debbono risultare da una convenzione, in modo da individuare l'area
interessata e coordinare i rispettivi interventi per il raggiungimento degli
obiettivi comuni.
5.1 I soggetti
beneficiari
Forme
associate di piccole imprese (secondo le definizioni
stabilite dal D.M. 18 aprile 2005) del commercio, anche su aree
pubbliche, di esercenti la somministrazione al pubblico di alimenti e
bevande , con sede legale ed operativa nella Regione
Emilia Romagna;
i centri
di assistenza tecnica di cui all'art.23 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n.
114;
I Comuni,
le Unioni di Comuni, le Comunità montane, il
Circondario di Imola e i Comuni capofila delle Associazioni intercomunali
costituite ai sensi della L.R.11/2001.
5.2 Misura dei
contributi
Ai soggetti privati è
riconosciuto un contributo in conto capitale, nel rispetto del regolamento "de minimis" (CE) n. 1998/2006, nella
misura minima del 20% e massima del 50% delle spese ammesse e comunque fino ad
un massimo di 100.000,00.
Agli enti pubblici è
riconosciuto un contributo in conto capitale nella misura massima del 20% delle
spese ammesse e comunque fino ad un massimo di
100.000,00.
5.3 Attività e relative spese
ammissibili
Gli interventi possono
comprendere:
-
gestione di servizi
comuni (ad es. gestione integrata delle attività logistiche, gestione di servizi
aggiuntivi di pulizia degli spazi comuni, servizi di vigilanza e security,
ottimizzazione della gestione rifiuti, ecc);
-
azioni marketing e
promozione (realizzazione di un'immagine coordinata, creazione di carte fedeltà
o sistemi di fidelizzazione avanzati, creazione di un sito internet comune,
ecc);
-
opere di
riqualificazione e di ammodernamento dei singoli punti vendita, anche attraverso
introduzione di innovazioni di processo, di prodotto ed
organizzativa;
- azioni coordinate ai fini dell'adeguamento dell'offerta commerciale e del miglioramento del servizio al consumatore;
-
progettazioni e direzione
lavori;
-
costi di
integrazione e coordinamento per
l'attuazione del progetto (nella misura massima del 10% delle spese
ammissibili);
-
miglioramento dell'arredo
urbano e dell'illuminazione pubblica;
-
recupero di piazze e
spazi pubblici da destinare ad aree mercatali per l'attività di commercio su
aree pubbliche;
-
recupero di edifici già
di proprietà comunale da destinare in tutto o in parte ad attività
commerciali;
-
interventi sulla mobilità
e accessibilità, nella regolamentazione della soste, sul trasporto pubblico,
abbattimento barriere architettoniche, purchè strettamente funzionali all'area e
al miglioramento delle sue performance.
I progetti dovranno dare
atto del preventivo parere dei competenti organi statali preposti alla tutela
dei beni storici e artistici, ove richiesto e del rispetto delle eventuali
procedure, se richieste, per la valutazione di impatto ambientale, ai sensi
della L.R. n. 9/99 e successive modificazioni ed
integrazioni.
6.
Criteri di
valutazione
Costituiscono elementi di
valutazione, ai fini della determinazione delle
graduatorie:
numerosità ed effettivo
coinvolgimento del partenariato, valutandone anche l'effettiva rappresentanza
rispetto al contesto locale;
iniziative ad alto
contenuto di innovazione di processo, di prodotto ed
organizzativa;
iniziative finalizzate al
risparmio energetico, abbattimento di barriere architettoniche ed al
miglioramento dell'impatto ambientale;
iniziative che
coinvolgono botteghe e/o mercati storici aventi i requisiti previsti dalla L.R.
5/2008;
trasversalità del
progetto rispetto al altre tematiche complementari al commercio (viabilità,
ambiente, sicurezza, ecc).
Le Province possono
individuare, sentite le Organizzazioni del Commercio, dee Turismo e dei Servizi,
ulteriori elementi di valutazione,
tenuto conto delle rispettive specificità territoriali ed
economiche.
7.
Regole comuni alle due
Azioni di intervento
Le prestazioni di
consulenza sono ammissibili solo se prestate da imprese e società, anche in
forma cooperativa, iscritte al registro delle imprese della Camera di commercio,
industria ed artigianato, da enti pubblici o privati aventi personalità
giuridica, da professionisti iscritti ad un albo professionale legalmente
riconosciuto, nonché da associazioni di categoria dei settori di
competenza.
Sono escluse le spese
relative a materiali di consumo, minuteria e contratti di manutenzione, acquisto
di beni usati, acquisto di terreni e/o immobili.
Gli interventi oggetto
del presente progetto strategico non potranno godere, per la realizzazione delle
medesime opere, di ulteriori agevolazioni, comunque concesse sotto qualsiasi
forma, in base ad altre normative.
8.
Revoche
Il contributo concesso
viene revocato in caso di:
-
non conformità tra
progetto approvato e progetto realizzato, in assenza del preventivo assenso da parte del soggetto
competente;
-
mancato realizzo di
almeno il 60% del progetto approvato;
-
mancato rispetto dei
termini previsti per la realizzazione dell'investimento e per la presentazione
della relativa rendicontazione;
-
riscontro di irregolarità o mancanza di requisiti
in sede di verifica e/o controlli;
-
mancato rispetto dei
vincoli e delle indicazioni previsti dai presenti criteri.
9.
Risutati
attesi
Mantenimento delle
attività commerciali nelle aree "fragili"
100 - 110
Aree "fragili"
coinvolte
27 - 30
N. progetti integrati
finanziati
27 - 30
N. imprese direttamente
interessate
220
- 220
10. Modalità e tempi di
attuazione
La gestione del presente
"Progetto strategico" è affidata alle Province.
Per l'assegnazione delle
risorse previste per la realizzazione del presente progetto, si prevede
l'emanazione di tre bandi attuativi, di cui uno nel corso dell'anno 2009, e gli
altri nel corso degli anni 2010 e 2011, salvo il caso che le Province, sulla
base di opportune valutazioni, prevedano la possibilità, qualora esistano
graduatorie di riserva relative agli anni 2009 e/o 2010, di scorrere le suddette
graduatorie utilizzando i fondi assegnabili per le annualità 2010 e/o 2011
.
Sono ammessi
esclusivamente i progetti la cui realizzazione abbia avuto inizio dopo il
1/1/2008.
Gli interventi ammessi a
contributo dovranno essere completati entro 18 mesi dalla data di comunicazione
di ammissione al finanziamento, prorogabile, su richiesta del soggetto
beneficiario prima della prevista scadenza, una sola volta per un periodo massimo di 6 mesi, in presenza di cause
di forza maggiore e di oggettive e motivate difficoltà, non dipendenti dalla
volontà dei soggetti interessati, giustificabili con idonea documentazione a
chiarimento.
Le Province provvedono
all'emanazione dei suddetti bandi, di cui il primo entro tre mesi dalla data di
comunicazione della Regione Emilia Romagna dell'approvazione del presente
progetto da parte del Ministero competente, al ricevimento e all'istruttoria
delle domande, alla liquidazione ed erogazione dei contributi e alle eventuali
revoche.
Il secondo bando ed il
terzo dovranno essere emanati entro il 31 marzo del 2010 e del 2011, qualora non
esistano graduatorie di riserva relative agli anni 2009 e 2010 o qualora le
Province ritengano di non avvalersi della possibilità di scorrere le suddette
graduatorie.
PIANO
DI COPERTURA FINANZIARIA
Obiettivi
strategici e priorità |
Interventi e
Azioni |
Forme di
interventi |
Risorse
totali |
Di cui
cofinanziate |
Pianificazione
annuale |
Tempi |
Risultati
attesi | ||
Anno
2009 |
Anno
2010 |
Anno
2011 | |||||||
Mantenimento
e rivitalizzazione dell'offerta commerciale
tradizionale |
Valorizzazione
dell'offerta commerciale nei contesti "fragili" |
Contributo
in c/capitale |
7.746.312,50 |
1.549.262,50 |
1.987.937,50 |
2.879.187,50 |
2.879.187,50 |
Triennale |
Mantenimento
delle attività
commerciali Numero
di aree coinvolte |
Potenziamento
e attrattività di un'area con caratteristiche
omogenee |
Progetti
di valorizzazione commerciale di centri storici, aree urbane centrali e
zone a forte vocazione commerciale |
Contributo
in c/capitale |
Triennale |
Numero
progetti realizzati Numero
di imprese direttamente
interessate |