Prot. n. (COM/08/264134)

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LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

-                l'art.16, comma 1, della legge 7 agosto 1997, n. 266 che prevede l'istituzione di un fondo nazionale per il cofinanziamento di interventi regionali nel settore del commercio e del turismo, affidando al CIPE la definizione dei progetti strategici da realizzare nonché i criteri e le modalità per la gestione del cofinanziamento nazionale;

-                la deliberazione CIPE del 5 agosto 1998, n. 100 pubblicata nella G.U. n. 269 del 17 novembre 1998,  recante "Direttive per il cofinanziamento di interventi regionali nel settore del commercio e del turismo di cui all'art. 16, comma 1, della Legge 7 agosto 1997, n. 266" e successive modificazioni ed integrazioni;

-                l'art. 1, comma 876 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) che ha integrato il suddetto fondo di 30 milioni di euro per l'anno 2007 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009,  demandando al CIPE la definizione delle modalità per la semplificazione dei criteri di riparto e di gestione del cofinanziamento nazionale dei progetti strategici;

-                la deliberazione CIPE 23 novembre 2007, n. 125 pubblicata nella G.U. n. 76 del 31 marzo 2008, recante "Direttive per la semplificazione dei criteri di riparto e di gestione del cofinanziamento nazionale dei progetti strategici di cui all'art. 16, comma 1, della legge 7 agosto 1997, n. 266" con la quale sono state definite le modalità di gestione e si è rinviato a successivo decreto del Ministero dello Sviluppo Economico la quantificazione, a livello regionale, delle predette risorse programmate e la definizione  di ulteriori disposizioni attuative;

Preso atto che con D.M. 17 aprile 2008, pubblicato nella G.U. n.145 del 23 giugno 2008, sono state definite le ulteriori disposizioni attuative e sono stati ripartiti i suddetti fondi per il triennio 2007-2009, e che alla Regione Emilia Romagna risultano assegnate risorse complessive pari ad € 6.197.050,00, così ripartite:

•         € 1.590.350,00 per l'annualità 2007;

•         € 2.303.350,00 per l'annualità 2008;

•         € 2.303.350,00 per l'annualità 2009;

Preso atto inoltre che sulla base di quanto disposto dalla citata delibera CIPE n. 125/2007, i progetti strategici regionali devono necessariamente prevedere, pena l'inammissibilità, un cofinanziamento regionale pari almeno al 10% della quota pubblica complessiva di finanziamento del progetto strategico;

Considerato che i progetti strategici regionali devono essere trasmessi al Ministero competente entro 150 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del citato D.M. 17 aprile 2008 e che nel caso di specie, la scadenza è il 20 novembre 2008;

Considerato, inoltre, che ai sensi di quanto stabilito all'art. 2, commi 4 e 5 del succitato D.M. 17 aprile 2008, il progetto strategico dovrà avere un'articolazione triennale e dovrà indicare:

a)   gli obiettivi generali e specifici in relazione al contesto territoriale, settoriale, tematico e programmatico entro il quale verrà realizzato;

b)              la descrizione degli interventi proposti, con riferimento alla tipologia di azioni, alla forma degli interventi, ai soggetti beneficiari ed alle modalità di agevolazione;

c)              il piano di copertura finanziaria dell'intervento proposto, articolato sulla base del prospetto allegato al citato D.M. 17 aprile 2008, con l'indicazione della quota di cofinanziamento regionale, nel rispetto di quanto previsto all'art. 6 del D.M. succitato, ed il riferimento allo strumento normativo che assicura tale intervento;

d)              i tempi di attuazione;

e)                   i risultati attesi;

f)                   il regime delle revoche, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale;

Visto il PdL approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 10 novembre 2008 recante "Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2009 e Bilancio pluriennale 2009-2011, che prevede un accantonamento di € 1.779.262,50 al fondo speciale sul capitolo 86500, voce n. 8  "Cofinanziamento L. 266/97 Commercio e Turismo" - U.P.B. 1.7.2.3.29150;

Ritenuto di procedere alla definizione del progetto strategico utilizzando l'assegnazione statale sopra richiamata e disponendo un cofinanziamento regionale di € 1.549.262,50, pari al 20% della quota pubblica complessiva di finanziamento del progetto strategico;

Vista la proposta elaborata dal Servizio regionale competente;

Sentiti gli Enti locali e le Organizzazioni del commercio, del turismo e dei servizi;

Richiamate le proprie deliberazioni:

-                n. 450/2007 recante "Adempimenti conseguenti alle delibere 1057/2006 e 1663/2006. Modifiche agli indirizzi approvati con delibera 447/2003 e successive modifiche" e successive modifiche;

-                n. 1057 del 24 luglio 2006 e n. 1150 del 31 luglio 2006;

Dato atto del parere di regolarità amministrativa espresso dal Direttore Generale alle Attività Produttive, D.ssa Morena Diazzi, sensi dell'art. 37, quarto comma, della L.R. n.43/01 e della propria deliberazione n. 450/2007 e successive modifiche;

Su proposta dell'Assessore al Turismo.Commercio;

A voti unanimi e palesi

d e l i b e r a

1.  di approvare il progetto strategico nel settore del Commercio per il triennio 2009-2011, di cui all'art. 16, comma 1, della Legge 7 agosto 1997, n. 266, in attuazione del D.M. 17 aprile 2008, come da Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2.  di approvare il piano di copertura finanziaria del progetto di cui al precedente punto 1, come di seguito modulato:

•          prima annualità (2009)

-       quanto ad € 1.590.350,00 risorse statali di cui al D.M. 17 aprile 2008;

-       quanto ad € 397.587,50 di cofinanziamento regionale;   

•         seconda annualità (2010)

-       quanto ad € 2.303.350,00 risorse statali di cui al D.M. 17 aprile 2008;

-       quanto ad € 575.837,50 di cofinanziamento regionale;

•         terza annualità (2011)

-       quanto ad € 2.303.350,00 risorse statali di cui al D.M. 17 aprile 2008;

-       quanto ad € 575.837,50 di cofinanziamento regionale;

3.  di proporre, subordinatamente all'entrata in vigore della legge regionale di approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009 e bilancio pluriennale 2009-2011, il cofinanziamento regionale del suddetto progetto per ciascuna delle tre annualità per un totale complessivo di € 1.549.262,50, pari al 20% della quota pubblica complessiva di finanziamento del progetto strategico, nell'ambito delle risorse finanziarie previste nell'accantonamento al fondo speciale sul capitolo 86500, voce n. 8 "Cofinanziamento L.266/97 Commercio e Turismo" - U.P.B. 1.7.2.3.29150 - del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2009;

4.  di trasmettere, ai sensi dell'art. 2, comma 3 del D.M. 17 aprile 2008, il presente provvedimento al Ministero dello Sviluppo Economico, per gli opportuni adempimenti;

5.  di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

-             

ALLEGATO A

PROGETTO STRATEGICO NEL SETTORE DEL COMMERCIO PER IL TRIENNIO 2009-2011, IN ATTUAZIONE DEL D.M. 17 APRILE 2008 (L. 226/1997, ART. 16, COMMA 1).

 

1.       Contesto  di riferimento e obiettivi generali

 

Da anni la Regione Emilia Romagna ha promosso un processo di qualificazione, innovazione ed ammodernamento  della rete distributiva degli esercizi commerciali di minori dimensioni (esercizi di vicinato)  attraverso l’individuazioni di strumenti specifici di intervento, in particolare  i Progetti di valorizzazione commerciale e i Programmi di intervento locali per la promozione e l’attivazione di Centri commerciali naturali, nell’ambito delle leggi regionali n.  41/1977 e n. 14/1999 e loro  successive modifiche.

La diffusione delle nuove forme distributive - in primo luogo la grande distribuzione, gli shopping centers, le grandi superfici specializzate, ecc. - ha determinato una modernizzazione del comparto che va tuttavia armonizzata con la rete distributiva tradizionale, che fornisce elementi caratteristici dell'ambiente urbano e fattori di primaria importanza  ai fini di una migliore vivibilità urbana.

I centri storici e le aree urbane centrali di consolidata presenza commerciale costituiscono  componenti qualificanti del sistema insediativo regionale; obiettivo fondamentale è pertanto il rilancio della loro funzione aggregativa, sociale e della loro capacità attrattiva attraverso l'incentivazione di processi di qualificazione volti a migliorare la vivibilità dei luoghi e l'efficacia dell'attività delle piccole imprese del commercio , attraverso specifici programmi di intervento .

Nelle aree periferiche delle città si rende opportuno perseguire l'obiettivo della qualificazione e del potenziamento degli assi commerciali e dei nuclei di servizio esistenti.

Nei centri di minore consistenza demografica, in particolare della montagna e della pianura, fondamentale diventa il mantenimento di nuclei integrati, e, ove occorra, la creazione di esercizi commerciali polifunzionali anche connessi a servizi di pubblica utilità.

 

2.       Le strategie del progetto strategico

 

Con il presente Progetto strategico si intende continuare a sperimentare un modello di intervento, già avviato nei precedenti Programmi, finanziati sia con risorse regionali che statali,  che risponda  all'esigenza di attivare processi complessivi e integrati di sviluppo del settore del commercio.

Si rende pertanto necessario:

-        organizzare una strumentazione ampia, diversificata, accessibile ed efficiente, dalla quale le imprese e i territori possano attingere secondo mix appropriati alle loro caratteristiche e necessità;

-        rafforzare e qualificare le imprese commerciali favorendo l'armonica integrazione tra le diverse tipologie distributive e puntando alla rivitalizzazione dei centri storici e minori;

-        promuovere il ruolo dei Centri di assistenza tecnica di cui all’art. 23 del D. Lgs. 114 del 1998, autorizzati dalla Regione, quali “facilitatori” per le imprese nella fase di definizione, realizzazione e gestione dei programmi di intervento e quali soggetti attuatori di iniziative di gestione coordinata di “centri commerciali naturali”.

Per rispondere all'esigenza di orientare e sostenere interventi che garantiscano una qualificazione dell’offerta distributiva nei “luoghi tradizionali” del commercio  nonché  un'armonica integrazione del commercio con altri settori (con particolare riferimento alla cultura, all'ambiente, alle produzioni di qualità) è necessario identificare gli obiettivi e le strategie di azione in modo tale da orientare i soggetti pubblici e privati verso un metodo di lavoro improntato alla massima collaborazione e concertazione e basato su una costante informazione reciproca sugli interventi che abbiano attinenza o riflessi rispetto alle politiche di riqualificazione.

Al tal fine occorre:

-                 fornire la necessaria informazione circa l'attività di programmazione degli interventi e l'attuazione dei medesimi  attraverso strumenti partecipativi e di concertazione che coinvolgano i vari soggetti pubblici e privati interessati;

-                 semplificare le procedure per l'accesso ai benefici previsti dalle varie forme di incentivazione;

-                 rendere più incisivo il ruolo dei Centri di assistenza tecnica al fine di introdurre processi di qualificazione e di innovazione, in particolare per quanto attiene la gestione coordianta dell’offerta commerciale insediata in  una area identificata.

Alla luce delle considerazioni sviluppate, per poter attivare processi di rivitalizzazione del sistema distributivo nei contesti urbani, rurali e montani è necessario strutturare azioni  integrate che coinvolgano i soggetti pubblici e le imprese al fine di rendere maggiormente competitiva l'offerta commerciale. Quanto sopra è determinato dalla consapevolezza che è importante mantenere attiva e vitale la rete distributiva degli esercizi di vicinato, riconoscendo a questa tipologia, oltre ad un valore economico e occupazionale in sé, anche un ruolo fondamentale per il mantenimento di ottimali condizioni di vivibilità nei centri storici e nelle aree scarsamente popolate .

 

3.       Obiettivi specifici e relative azioni di intervento

 

Al fine del miglior perseguimento delle strategie individuate, il progetto strategico si articola in due azioni.

La prima è finalizzata a promuovere interventi nelle aree più fragili del territori regionale, dal punto di vista economico e della struttura dell'offerta, che consentano il mantenimento e il miglioramento di un'offerta articolata per garantire ai residenti  migliori condizioni di vivibilità.

Gli interventi possono inoltre promuovere, in territori di particolare significatività storica, artistica, architettonica  ed  ambientale, condizioni di attrattività turistica.

La seconda azione mira al perseguimento della qualificazione, promozione e innovazione del commercio dei centri storici e delle  aree a forte vocazione commerciale,  attraverso la realizzazione di progetti multisettoriali, frutto della concertazione fra i soggetti pubblici e privati, che mirino anche alla gestione coordinata dell’area oggetto di intervento.

 

4.       Azione 1 - Valorizzazione dell'offerta commerciale nei contesti “fragili”

 

Tale azione mira al mantenimento e alla rivitalizzazione del tessuto commerciale nelle zone di cui all'art. 9, comma 1 della L.R. 14/99.

 

Nello specifico, con tale azione si persegue la promozione e l’attivazione di livelli di servizio adeguati a garantire una migliore vivibilità in tali aree, attraverso una riqualificazione delle attività esistenti, degli spazi fisici dei contesti di riferimento, lo sviluppo di esercizi polifunzionali.

In considerazione della particolare situazione di fragilità dei contesti geografici di riferimento si ritiene  che i Centri di assistenza tecnica possano svolgere un fondamentale ruolo di “promotori “ e “facilitatori” per la realizzazione degli interventi.

 

L’azione ha come destinatari le imprese del commercio - singole o associate - che realizzano progetti promossi, sviluppati e coordinati dai Centri di assistenza tecnica e concertati con le Amministrazioni pubbliche.

 

Gioca un ruolo determinante in tale contesto la figura del Centro di assistenza tecnica, quale soggetto  di integrazione e coordinamento del progetto. Infatti quest'ultimo propone interventi a favore dell'area in coerenza alla configurazione del contesto locale di riferimento, svolge un ruolo attivo nel mobilitare e convogliare l'interesse e la partecipazione delle imprese, collabora eventualmente al reperimento delle risorse necessarie a sostenere l'attuazione, in addizionalità a quelle pubbliche, coordina il processo di attuazione del progetto e favorisce il monitoraggio dell'avanzamento dello stesso, agisce quale referente amministrativo per conto degli operatori commerciali dell'area di riferimento, ecc.

 

4.1   Soggetti beneficiari

 

a)    Piccole imprese (secondo le definizioni stabilite dal D.M. 18 aprile 2005) del commercio, anche su aree pubbliche, e della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, con sede legale ed operativa nella Regione Emilia Romagna, in forma singola o associata;

b)    i centri di assistenza tecnica di cui all'art. 23 del D.Lgs. 114/1998.

 

 4.2   Misura dei contributi

 

Il contributo in conto capitale è concesso, nel rispetto del regolamento "de minimis" (CE) n. 1998/2006, nella misura minima del 20% e massima del 50% delle spese ammesse e comunque fino ad un massimo di € 25.000,00  per le singole imprese ed € 100.000,00 per gli organismi associativi.

 

 

4.3   Attività e relative spese ammissibili

Sono ammesse spese relative a:

-        progettazioni e direzione lavori;

-        opere di riqualificazione e di ammodernamento dei singoli punti vendita, finalizzati anche al risparmio energetico;

-        attivazione di esercizi polifunzionali;

-        azioni di marketing e promozionali;

-        costi di integrazione  e coordinamento per l'attuazione del progetto (nella misura massima del

10% delle spese ammissibili) .

 

5.       Azione 2 - Progetti di valorizzazione commerciale di centri storici, aree urbane centrali e zone a forte vocazione commerciale

 

L'obiettivo di tale azione è la riqualificazione e la rivitalizzazione di centri storici, di aree urbane centrali e di zone a forte vocazione commerciale intese come aree aventi caratteristiche omogenee per le quali soggetti pubblici e privati propongono interventi al fine di potenziarne la competitività e l' attrattività.

 

La ristrettezza delle risorse finanziarie e l'esigenza di stimolare comunque interventi sinergici tra pubblico e privato finalizzati a qualificare la rete distributiva in rapporto al territorio dove questa è localizzata, impone di orientare l'azione su progetti strategici di riqualificazione che possano costituire esempi emblematici, riproducibili anche in altre realtà della Regione

 

Le iniziative previste in tale azione devono consistere in un progetto promosso da Amministrazioni comunali ed imprese del commercio opportunamente associate, le cui relazioni ed impegni debbono risultare da una convenzione, in modo da individuare l'area interessata e coordinare i rispettivi interventi per il raggiungimento degli obiettivi comuni.

 

5.1   I soggetti beneficiari

 

•        Forme associate di piccole imprese (secondo le definizioni stabilite dal D.M. 18 aprile 2005) del commercio, anche su aree pubbliche, di esercenti la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande , con sede legale ed operativa nella Regione Emilia Romagna;

•        i centri di assistenza tecnica di cui all'art.23 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114;

•        I Comuni, le Unioni di Comuni, le Comunità montane, il Circondario di Imola e i Comuni capofila delle Associazioni intercomunali costituite ai sensi della L.R.11/2001.

 

 5.2   Misura dei contributi

 

 

Ai soggetti privati è riconosciuto un contributo in conto capitale, nel rispetto del regolamento "de minimis" (CE) n. 1998/2006, nella misura minima del 20% e massima del 50% delle spese ammesse e comunque fino ad un massimo di €  100.000,00.

Agli enti pubblici è riconosciuto un contributo in conto capitale nella misura massima del 20% delle spese ammesse e comunque fino ad un massimo di € 100.000,00.

 

5.3   Attività e relative spese ammissibili

 

Gli interventi possono comprendere:

-                 gestione di servizi comuni (ad es. gestione integrata delle attività logistiche, gestione di servizi aggiuntivi di pulizia degli spazi comuni, servizi di vigilanza e security, ottimizzazione della gestione rifiuti, ecc);

-                 azioni marketing e promozione (realizzazione di un'immagine coordinata, creazione di carte fedeltà o sistemi di fidelizzazione avanzati, creazione di un sito internet comune, ecc);

-                 opere di riqualificazione e di ammodernamento dei singoli punti vendita, anche attraverso introduzione di innovazioni di processo, di prodotto ed organizzativa;

-                azioni coordinate ai fini dell'adeguamento dell'offerta commerciale e del miglioramento del servizio al consumatore;

-                 progettazioni e direzione lavori;

-                 costi di integrazione  e coordinamento per l'attuazione del progetto (nella misura massima del 10% delle spese ammissibili);

-                 miglioramento dell'arredo urbano e dell'illuminazione pubblica;

-                 recupero di piazze e spazi pubblici da destinare ad aree mercatali per l'attività di commercio su aree pubbliche;

-                 recupero di edifici già di proprietà comunale da destinare in tutto o in parte ad attività commerciali;

-                 interventi sulla mobilità e accessibilità, nella regolamentazione della soste, sul trasporto pubblico, abbattimento barriere architettoniche, purchè strettamente funzionali all'area e al miglioramento delle sue performance.

 

I progetti dovranno dare atto del preventivo parere dei competenti organi statali preposti alla tutela dei beni storici e artistici, ove richiesto e del rispetto delle eventuali procedure, se richieste, per la valutazione di impatto ambientale, ai sensi della L.R. n. 9/99 e successive modificazioni ed integrazioni.

 

6.       Criteri di valutazione

 

Costituiscono elementi di valutazione, ai fini della determinazione delle graduatorie:

•        numerosità ed effettivo coinvolgimento del partenariato, valutandone anche l'effettiva rappresentanza rispetto al contesto locale;

•        iniziative ad alto contenuto di innovazione di processo, di prodotto ed organizzativa;

•        iniziative finalizzate al risparmio energetico, abbattimento di barriere architettoniche ed al miglioramento dell'impatto ambientale;

•        iniziative che coinvolgono botteghe e/o mercati storici aventi i requisiti previsti dalla L.R. 5/2008;

•        trasversalità del progetto rispetto al altre tematiche complementari al commercio (viabilità, ambiente, sicurezza, ecc).

 

Le Province possono individuare, sentite le Organizzazioni del Commercio, dee Turismo e dei Servizi, ulteriori elementi  di valutazione, tenuto conto delle rispettive specificità territoriali ed economiche.

 

7.       Regole comuni alle due Azioni di intervento

 

Le prestazioni di consulenza sono ammissibili solo se prestate da imprese e società, anche in forma cooperativa, iscritte al registro delle imprese della Camera di commercio, industria ed artigianato, da enti pubblici o privati aventi personalità giuridica, da professionisti iscritti ad un albo professionale legalmente riconosciuto, nonché da associazioni di categoria dei settori di competenza. 

 

Sono escluse le spese relative a materiali di consumo, minuteria e contratti di manutenzione, acquisto di beni usati, acquisto di terreni e/o immobili.

 

Gli interventi oggetto del presente progetto strategico non potranno godere, per la realizzazione delle medesime opere, di ulteriori agevolazioni, comunque concesse sotto qualsiasi forma, in base ad altre normative.

 

8.       Revoche

 

Il contributo concesso viene revocato in caso di:

-        non conformità tra progetto approvato e progetto realizzato, in assenza del  preventivo assenso da parte del soggetto competente;

-        mancato realizzo di almeno il 60% del progetto approvato;

-        mancato rispetto dei termini previsti per la realizzazione dell'investimento e per la presentazione della relativa rendicontazione;

-        riscontro  di irregolarità o mancanza di requisiti in sede di verifica e/o controlli;

-        mancato rispetto dei vincoli e delle indicazioni previsti dai presenti criteri.

 

9.       Risutati attesi

 

Mantenimento delle attività commerciali nelle aree "fragili"                                                    100 - 110

Aree "fragili" coinvolte                                                                                                                        27 - 30    

N. progetti integrati finanziati                                                                                                           27 - 30       

N. imprese direttamente interessate                                                                                             220 - 220

 

10.   Modalità e tempi di attuazione

 

La gestione del presente "Progetto strategico" è affidata alle Province.

Per l'assegnazione delle risorse previste per la realizzazione del presente progetto, si prevede l'emanazione di tre bandi attuativi, di cui uno nel corso dell'anno 2009, e gli altri nel corso degli anni 2010 e 2011, salvo il caso che le Province, sulla base di opportune valutazioni, prevedano la possibilità, qualora esistano graduatorie di riserva relative agli anni 2009 e/o 2010, di scorrere le suddette graduatorie utilizzando i fondi assegnabili per le annualità 2010 e/o 2011 .

 

Sono ammessi esclusivamente i progetti la cui realizzazione abbia avuto inizio dopo il 1/1/2008.

 

Gli interventi ammessi a contributo dovranno essere completati entro 18 mesi dalla data di comunicazione di ammissione al finanziamento, prorogabile, su richiesta del soggetto beneficiario prima della prevista scadenza,  una sola volta per un periodo  massimo di 6 mesi, in presenza di cause di forza maggiore e di oggettive e motivate difficoltà, non dipendenti dalla volontà dei soggetti interessati, giustificabili con idonea documentazione a chiarimento.

 

Le Province provvedono all'emanazione dei suddetti bandi, di cui il primo entro tre mesi dalla data di comunicazione della Regione Emilia Romagna dell'approvazione del presente progetto da parte del Ministero competente, al ricevimento e all'istruttoria delle domande, alla liquidazione ed erogazione dei contributi e alle eventuali revoche.

 

Il secondo bando ed il terzo dovranno essere emanati entro il 31 marzo del 2010 e del 2011, qualora non esistano graduatorie di riserva relative agli anni 2009 e 2010 o qualora le Province ritengano di non avvalersi della possibilità di scorrere le suddette graduatorie.

 

La Regione provvede ad assegnare le risorse previste a seguito di presentazione, entro il 31 ottobre di ciascun anno, del piano degli interventi di livello provinciale. 


PIANO DI COPERTURA FINANZIARIA

Obiettivi strategici e priorità

Interventi e Azioni

Forme di interventi

Risorse totali

Di cui cofinanziate

Pianificazione annuale

Tempi

Risultati attesi

Anno 2009

Anno 2010

Anno 2011

Mantenimento e rivitalizzazione dell'offerta commerciale tradizionale

 

 

Valorizzazione dell'offerta commerciale nei contesti "fragili"

 

 

Contributo in c/capitale

7.746.312,50

1.549.262,50

1.987.937,50

2.879.187,50

2.879.187,50

Triennale

Mantenimento delle  attività commerciali

 

Numero di aree coinvolte

 

 

Potenziamento e attrattività di un'area con caratteristiche omogenee

 

Progetti di valorizzazione commerciale di centri storici, aree urbane centrali e zone a forte vocazione commerciale

 

Contributo in c/capitale

Triennale

Numero progetti realizzati

 

Numero di imprese direttamente interessate